LibreOffice

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In origine fu StarOffice, almeno fino al 1999, poi Sun decise di acquistare la società tedesca StarDivision e il software diventò Sun OpenOffice.org, conosciuto anche come OOo, rimanendo così fino al 2009, quando, dopo dieci anni, Sun fu acquisita da Oracle che dapprima tentò di trasformare il pacchetto in qualcosa di commerciale e redditizio, per poi dismetterne il supporto e “regalarlo” alla Apache Foundation.

In questi passaggi però, i veri sviluppatori di questo software opensource di office automation, che rispondono al nome di The Document Foundation, quando Oracle cercò di far diventare il tutto commerciale, abbandonarono la nave e da una costola del codice sorgente crearono LibreOffice.

Quindi, dal 2010 circa, LibreOffice è la principale alternativa opensource ai pacchetti commerciali di office automation. Probabilmente anche per l’abbandono degli sviluppatori principali Oracle decise di abbandonare il progetto.

Oggi LibreOffice, rispetto alle versioni del 2010, nonostante l’apporto di lavoro anche di Canonical, Google, Intel, Novell e Red Hat, è cambiato pochissimo ma ciò è dovuto anche al fatto che da allora a oggi i principali competitor, su tutti Office di Microsoft, non hanno fatto grandi passi da gigante, anzi, coloro i quali stanno sempre più prendendo quote di mercato sono i concorrenti online, come drive di Google o lo stesso pacchetto di Apple su iCloud.

Tornando a LibreOffice, i software presenti all’interno del pacchetto sono: Writer (Word), Calc (Excel), Impress (PowerPoint), Base (Access), Draw e Math.


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